CSEN Piemonte al fianco del Trail delle Colline

Sono trascorse alcune settimane dal 2° Trail delle Colline e tra i componenti dello staff organizzativo è ancora grande la soddisfazione per quanto fatto

A premiare chi ha creduto sempre in questa manifestazione sono stati soprattutto i numeri finali: oltre 600 iscritti, più del doppio rispetto alla prima edizione organizzata nel 2019, nonostante le misure anti-Covid in vigore e il protocollo da rispettare.

Tra chi è stato accanto all’ASD Hope Running Onlus e all’Associazione Amici dei Vigili del Fuoco Volontari di Chivasso Onlus sin dagli inizi del primo trail nel cuore verde delle colline chivassesi e dei sentieri naturalistici di Castagneto Po c’è sicuramente lo CSEN Piemonte (Centro Sportivo Educativo Nazionale), ente sportivo riconosciuto dal CONI che opera su tutto il territorio nazionale.

Il presidente regionale Gianluca Carcangiu insieme a Giovanni Mirabella

Il presidente regionale Gianluca Carcangiu sottolinea così l’ottima riuscita dell’evento: “Il 2° Trail delle Colline è stato un capolavoro sportivo, un’autentica gemma rispetto alla programmazione della nostra attività sportiva. Siamo stati costretti a sospendere quasi tutte le manifestazioni in calendario, ma la seconda edizione del Trail delle Colline non solo è stata una conferma, bensì un vero successo. Il rapporto con Giovanni Mirabella e con tutto il suo staff è di grande fiducia, rispetto e stima: sono degli appassionati, degli amatori che lavorano come professionisti e hanno dimostrato anche quest’anno di avere delle competenze di altissimo livello. Sono davvero straordinari e in un anno così difficile come il 2020 hanno avuto coraggio e intelligenza: sono una squadra vincente e l’augurio che voglio rivolgere loro è che il Trail delle Colline diventi presto una gara a carattere nazionale. Devono resistere nonostante le tante difficoltà che ci sono, economiche e non solo, e farsi guidare dalla passione, proseguendo e perseguendo la strada intrapresa”.

Il presidente dello CSEN Piemonte allarga poi il discorso sulla situazione attuale dello sport, la cui tenuta è messa a dura prova dal Covid-19 e dalle restrizioni: “Per lo sport il Coronavirus e il lockdown possono essere un’occasione, una possibilità per le persone affinché si avvicinino alla natura. La disciplina del trail running è uno strumento molto importante perché porta alla riscoperta di beni paesaggistici, naturalistici e culturali, al rispetto della natura e dell’ambiente che ci circonda. Lo CSEN Piemonte conta ad oggi 200mila tesserati e le attività all’aria aperta stanno coprendo una fetta molto importante di quest’anno e ci auguriamo che si porteranno appresso una coda positiva negli anni a venire. Un conto è correre in città, in palestra sul tapis roulant o in pista, oppure farlo in collina, a San Genesio, immersi nel verde e nella natura. Dobbiamo riuscire a non disperdere questi valori di rispetto dell’ambiente e della natura che si stanno creando e, allo stesso tempo, di soddisfare le aspettative sempre più alte che ognuno di noi ha nei confronti del tempo libero, da vivere in termini esperienziali”.

Valeria Marasco è la madrina del secondo Trail delle Colline

L’atleta dell’Ultra Taaaaac Team è entusiasta del ruolo assegnatole dagli organizzatori

Domenica 11 ottobre è una data cerchiata in rosso sul calendario dei runner e degli amanti del trail running. Situazione Covid-19 permettendo si correrà la seconda edizione del Trail delle Colline, l’evento organizzato dall’ASD Hope Running Onlus e dall’Associazione Amici dei Vigili del Fuoco Volontari di Chivasso Onlus. Sarà la chivassese d’adozione Valeria Marasco la “madrina” della seconda edizione della manifestazione, che nelle prime settimane di pre-iscrizione ha già raccolto parecchie adesioni.

La forte atleta dell’Ultra Taaaaac Team è entusiasta :

Essere stata scelta per questo ruolo è una cosa che mi inorgoglisce, perché hanno compreso appieno la mia passione e lo spirito con cui affronto le gare. Sono una “pazza” che quando si mette in testa idee e progetti poi fa di tutto per raggiungerli mettendoci tutta la voglia e la grinta immaginabili e non. Ringrazio di cuore Giovanni Mirabella per avermi dato questa possibilità”. 

Valeria Marasco Trail delle Colline

E Valeria Marasco sarà protagonista anche in gara provando perché a no a migliorare il fantastico secondo posto ottenuto nel 2019 nell’Hard Trail di 23 chilometri, con 1200 metri di dislivello positivo: “Lo scorso anno è stata un’esperienza fantastica, mi sono divertita tantissimo. Ero reduce da una gara di 40 chilometri disputata il giorno prima, ma ho affrontato il trail con grande entusiasmo e alla fine sono riuscita ad arrivare seconda alle spalle di un’atleta fortissima come Paola Borio. Sul traguardo ci siamo abbracciate. Di questo evento mi piace lo spirito che si creato, c’è ancora quella genuinità che fa bene allo sport. Poi il percorso è davvero spettacolare, molto tecnico e veloce, ma soprattutto divertente”. 

Il lockdown non ha frenato lo spirito indomito di Valeria, tanto che appena è stato dato il via libera per tornare a fare attività all’aperto si è tuffata subito in un’avventura che sognava di affrontare da qualche anno. “Assieme a quattro amici, Fabrizio Cardamone, Fabrizio Gaglio, Willer Dellamula, Lorella Piunti e grazie al supporto tecnico e soprattutto morale di Carmelo Iaria e Paolo Rossi abbiamo deciso di “regalarci” 185 chilometri, da Chivasso a Noli, una sorta di liberazione dal lockdown. Un’idea nata tanto tempo fa e pianificata con lunghe riunioni al Chiosco di Bacco del mio amico Francesco, che è diventato il nostro punto di ritrovo e che come me ha tanta voglia di fare ed entusiasmo. Un’esperienza unica, faticosa, ma affrontata con la determinazione, con il sorriso per aver ritrovato la libertà e soprattutto con un fortissimo spirito di gruppo che ci ha portato a superare i nostri limiti. Spero che questo sia il punto di partenza per altre avventure un po’ “matte”m ma che possano coinvolgere sempre più persone. Magari la prossima volta arriveremo fino a Grosseto…”.

A livello agonistico, invece, Marasco ha messo nel mirino il Morenic Trail, 119 chilometri con un dislivello positivo di 2450 metri. “Causa Covid-19 per quest’anno non se ne parla, ma per il 2021 è l’obiettivo che mi sono prefissata. Voglio provare ad alzare l’asticella e ritrovare quel gusto di affrontare le gare come se fosse la prima volta”.

Una passione, quella di Valeria Marasco, che ha un inossidabile punto di appoggio: “Ho la fortuna di avere una persona accanto, mio marito Carmelo, che ha compreso appieno la mia passione e la asseconda. Per me è fondamentale e quando lo vedo ad incitarmi sul percorso e a darmi tutto il suo sostegno mi dà una carica incredibile”. Quella carica che Valeria siamo certi metterà sugli impervi sentieri del Trail delle Colline e che trasmetterà a tutti coloro che assieme a lei si presenteranno sulla linea di partenza.  

Come anticipato, negli scorsi giorni sul portale Wedosport è stata aperta la procedura di pre-iscrizione per il Trail delle Colline 2020: sino alle ore 23,59 del 6 settembre sarà possibile effettuare online la pre-iscrizione gratuita all’evento.

Dal 7 al 13 settembre, se la gara verrà confermata, le pre-iscrizioni dovranno essere regolarizzate e tutti saranno contattati via email: a quel punto si potrà confermare l’iscrizione con il pagamento online, da effettuare sempre entro il 13 settembre. “Stiamo lavorando per portare avanti il nostro  sogno  in piena sicurezza per tutti” è il monito degli organizzatori, il cui entusiasmo, nonostante tutto, è sempre contagioso. L’attuale situazione epidemiologica ed il continuo mutare dei protocolli e delle norme anti contagio non permettono agli organizzatori di fare previsioni certe, ma con l’avvicinarsi dell’atteso evento l’attesa è sempre più grande.

Trail delle colline Valeria Marasco

Dicono di noi : Giornale La Voce edizione di Chivasso Quotidiano del CanaveseCanavese News

Aldo Allamano non vuole mancare alla seconda edizione del Trail delle Colline

Una vita di passione e sacrifici la sua, sempre al massimo dell’entusiasmo

Mancano poco più di due mesi alla seconda edizione del Trail delle Colline, in programma domenica 11 ottobre, e nello staff organizzativo si continua a lavorare intensamente per curare nei minimi dettagli la manifestazione. L’edizione 2020, senza alcun dubbio, sarà differente rispetto a quella precedente, per tutto ciò che ruota attorno al Covid-19 e non solo, ma non per questo è minore l’entusiasmo dei suoi protagonisti, sia che si tratti dei componenti della macchina organizzativa sia degli atleti. Proprio uno di questi ultimi, Aldo Allamano, ha motivazioni doppie nel prendere parte al TdC. Secondo classificato l’anno scorso nel Soft Trail di 12 chilometri alle spalle del solo Denis Baima Besquet, Allamano è reduce da un’operazione chirurgica ad un pollice in seguito ad un incidente occorsogli durante un allenamento nei dintorni di Giaveno e ce la metterà tutta per essere ai nastri di partenza l’11 ottobre prossimo: “Mentre mi allenavo sono stato assalito da tre maremmani, cani molti forti, e sono finito in un dirupo, lesionandomi il legamento del pollice. Nella sfortuna, mi è ancora andata bene e questo incidente non fa altro che motivarmi ancor di più a farmi trovare al 100% per la seconda edizione del Trail delle Colline, in un anno di per sé già molto difficile, caratterizzato dal lockdown e da tutto ciò che ne è conseguito”.

Aldo Allamano, dai mondiali di Spartan Race al Trail delle Colline

Originario di Mathi, Aldo ci racconta il suo primo TdC nel 2019, chiuso come anticipato con un ottimo risultato: “L’anno scorso mi sono iscritto incuriosito dalla prima edizione di questa gara e sono rimasto colpito dall’ottima organizzazione e dal percorso divertente, nervoso, a tratti veloce e soprattutto impegnativo. Solitamente nelle prime edizioni ci può essere qualche lacuna, ma devo fare i complimenti a Giovanni Mirabella ed a tutti gli organizzatori per la perfetta organizzazione. Tante volte noi atleti ci concentriamo esclusivamente sulla gara in sé, valutandone pregi e difetti, ma non ci rendiamo conto dello sforzo di chi c’è dietro, dei volontari che ci mettono anima e corpo per dare a noi la possibilità di gareggiare. L’augurio che faccio a loro per l’edizione del 2020 è di avere lo stesso entusiasmo dell’anno scorso: credono giustamente nella loro gara e nella valorizzazione del territorio; il loro impegno, ancor di più quest’anno in cui le gare organizzate non saranno tantissime, verrà riconosciuto e apprezzato da tutti i partecipanti, questo è poco ma sicuro”.

Classe 1986, Aldo Allamano corre da una vita, da quando ha iniziato a camminare in pratica. Nell’adolescenza, per tenere a bada il suo carattere sanguigno e fumantino, inizia a praticare il pugilato, ma dopo una trentina di match da dilettante è costretto ad abbandonare l’agonismo per un problema agli occhi. Pur rimanendo nel mondo della boxe come istruttore, Aldo si dedica via via sempre più alla corsa, utilizzata originariamente per tenersi in forma e mantenere la categoria di peso in vista degli incontri; si avvicina così al mondo delle Spartan Race e delle OCR (Obstacle Course Race), gare in cui si mettono in gioco la forza fisica e mentale attraverso il superamento di ostacoli e prove lungo percorsi trail e cross, con zone di fango e acqua, grazie a capacità quali resistenza, abilità e precisione. Una tipologia di sport relativamente giovane, nata sul finire degli anni Ottanta in Gran Bretagna e sbarcata in Italia nel 2014, anno in cui sono state organizzate le prime OCR nel nostro Paese. La fatica di certo non spaventa Aldo, che si allena sempre più duramente e presto ottiene prestigiosi risultati in campo nazionale ed internazionale, come l’ottavo posto su 3500 iscritti alla Spartan Race di Barcellona, in Spagna, che gli vale la qualificazione per i Campionati Mondiali 2016 in Canada. Il mathiese predilige da sempre le gare montane, come l’Original Gram di Pragelato, che vince, e le Spartan Race in Austria, e quasi senza accorgersene inizia a vivere questa sua passione a tutto tondo, trascorrendo più tempo possibile in montagna: “Mi piace il fatto di non essere legato a nessun orario, a nessuna struttura. Basta allacciarmi le scarpe e sono libero di correre dove voglio. Ho studiato da perito agrario e lavoro in una fabbrica metalmeccanica, ma con la mente sono sempre immerso nella natura e non vedo l’ora di uscire e correre, immaginando fin dove posso arrivare”.

Dove arriverà Aldo Allamano solo lui può saperlo per davvero, la certezza che abbiamo noi è che tantissimi chilometri da percorrere lo attendono ancora. Sempre di corsa, anche in salita in virtù della sua falcata corta e rapida. Soprattutto non vediamo l’ora di ritrovarlo al via della seconda edizione del Trail delle Colline il prossimo 11 ottobre. Stavolta per vincere, ovviamente!

Iscriviti anche tu clicca qui

Aldo Allamano, Trail delle Colline, Giovanni Mirabella, TdC, Spartan Race

Paolo Vettori con la montagna nel cuore

Nello staff del 2° Trail delle Colline c’è un chivassese doc con radici a Trento

Confermata la data di svolgimento del 2° Trail delle Colline, in programma domenica 11 ottobre 2020, la collaudata macchina organizzativa si è messa al lavoro per far sì che tutto sia pronto per quel giorno.
La seconda edizione del trail che si disputa nel cuore verde delle colline chivassesi e dei sentieri naturalistici di Castagneto Po, la prima post Covid-19, sarà sicuramente un’edizione particolare, con un occhio ancor più di riguardo per tutte le norme e le misure di sicurezza, ma non per questo c’è meno entusiasmo all’interno dello staff del TdC.

Uno dei componenti del team del Trail delle Colline è Paolo Vettori, chivassese doc con radici in Trentino Alto Adige, da sempre un grande appassionato di montagna. È insieme a lui che vogliamo iniziare il viaggio di avvicinamento alla seconda edizione del TdC, partendo da un suo personale bilancio dell’edizione inaugurale, andata in scena nel 2019: L’anno scorso sono rimasto stupito in positivo: tutti quelli con cui ho parlato mi hanno fatto i complimenti per l’organizzazione e la riuscita della manifestazione. Certo, si può sempre migliorare, ma non mi aspettavo questo successo e sono soddisfatto soprattutto per il messaggio che siamo riusciti a trasmettere: far capire a tutti i chivassesi e non solo che basta attraversare il ponte sul Po e si possono avere tante possibilità di correre in collina, ammirando stupendi paesaggi naturalistici. Nel 2019 ho fatto la scopa (indispensabile figura di supporto all’organizzazione che chiude la gara e accompagna gli ultimi al traguardo, ndr) e la rifarei volentieri, per rivivere dall’interno il Trail delle Colline, ma sono pronto a ricoprire altri incarichi se necessario. Siamo un gruppo affiatato, ben amalgamato, e quando discutiamo dei problemi e delle criticità insite nell’organizzazione lo facciamo sempre in modo costruttivo”.

Paolo presenta le novità dell’edizione 2020 e svela un sogno nel cassetto: “Quest’anno abbiamo deciso di portare a 30 chilometri il trail più lungo, indirizzando i concorrenti verso Rivalba dopo il bosco del Vaj e valorizzando al contempo la ‘Ro verda’, quercia secolare che tutta Italia ci invidia. Allo stesso modo, abbiamo portato a 15 chilometri il Soft Trail e a 8 chilometri l’eco camminata per i sentieri, perché secondo noi i nuovi pezzi di percorso introdotti quest’anno valgono davvero la pena di essere visti. Il sogno nel cassetto? Dal punto di vista logistico, il massimo per noi sarebbe quello di far coincidere partenza e arrivo del Trail delle Colline nella centralissima piazza della Repubblica a Chivasso. Quest’anno sicuramente non sarà ancora così, ma chissà che in futuro questo nostro sogno non diventi realtà”.

Parlare con lui è un piacere, perché con poche parole, ferme e decise, è capace di trasmettere tutto il suo amore per la montagna e le numerosissime esperienze vissute: Sono giunto alla soglia dei 65 anni e, pur avendo smesso di far agonismo da un paio di stagioni, posso dire con orgoglio che corro da quando ho 17 anni. Nel 1976 tutti si stupirono, io per primo, del mio ventitreesimo posto alla gara podistica Torino-Saint Vincent: partimmo in 3mila e quel risultato finale fu per me una grandissima soddisfazione. Da appassionato di montagna, fu inevitabile per me decidere di dedicarmi alla corsa in montagna e nel 2006 ho scoperto il trail running. Questa specialità era agli albori in Italia, con la prima edizione del Gran Trail Valdigne nel 2007 e le Porte di Pietra in Val Borbera. Pochi anni più tardi ho partecipato in due occasioni alle corse internazionali Ultra-Trail du Mont-Blanc, nel 2008 e 2009, Tor des Géants, nel 2010 e 2011, piazzandomi ventiquattresimo al Tor 2010 e gareggiando insieme a Mauro Saroglia e ad altri eporediesi. Con Mauro ci lega una bella amicizia: quando correvamo eravamo entrambi molto competitivi, ma ci conosciamo da bambini, abbiamo fatto gli scout insieme e gli invidio solo di aver anni meno di me. Ho visto gente in condizioni disumane: essere preparati fisicamente è d’obbligo, ma la testa fa l’80% in gare come queste, è fondamentale. Erano comunque altri tempi: allora c’erano un paio di trail all’anno, oggi la situazione è ben diversa, anche se purtroppo il calendario 2020 ha subito un drastico ridimensionamento a causa dell’emergenza sanitaria da Covid-19. I francesi hanno sicuramente una lunga tradizione nel trail running, ma noi italiani come organizzatori siamo molto bravi”.

Paolo Vettori, infine, invita tutti ad avvicinarsi al trail running e, ovviamente, a partecipare l’11 ottobre 2020 al 2° Trail delle Colline: Chi si avvicina al trail e non lo conosce viene poi stregato, sia che diventi una passione o un vizio. Quando correvo negli anni Settanta la gente ti gridava dietro, mentre oggi correre e fare jogging va di moda. Vedo però tantissimi correre ai lati delle strade ed è pericolosissimo, perché non farlo nei sentieri, immersi nel verde e nella natura? Le colline chivassesi offrono diverse possibilità e lo spirito del Trail delle Colline è proprio quello di volerle valorizzare e farle scoprire da tantissime persone”.

Paolo Vettori con la montagna nel cuore

#Hope #DistantiMaUniti #Insiemesivincesempre

Ogni sportivo che sia professionista o amatoriale sente il bisogno di correre, muoversi, il corpo ha bisogno di movimento e di correre insieme.

Noi della Hope Running abbiamo scelto di muoverci e di essere #distantimauniti con un unico obiettivo: Donare e correre con la Speranza  

Read more