#Hope #DistantiMaUniti #Insiemesivincesempre

Ogni sportivo che sia professionista o amatoriale sente il bisogno di correre, muoversi, il corpo ha bisogno di movimento e di correre insieme.

Noi della Hope Running abbiamo scelto di muoverci e di essere #distantimauniti con un unico obiettivo: Donare e correre con la Speranza  

Continua a leggere

A chi ci ha messo il cuore…

Sono troppe le emozioni che proviamo per dire semplicemente grazie. Tantissime sono le persone che si sono spese e affaticate insieme a noi in questi mesi. In tantissimi avete condiviso questo evento, nuovo per il territorio di Chivasso e quello di Castagneto Po.

Il Trail delle Colline non è solo un evento sportivo. E’ una grande sfida. Una sfida per gli atleti che amano emozioni forti, per quelli che amano arrivare al traguardo con un sorriso

E’ una sfida per tutte le persone che dietro ad un sorriso nascondono la loro fatica, le notti insonni, di quelle passate a chiedersi se ce la si farà. Alla fine però ce la si fa sempre. E così ecco che da quel sorriso esce fuori la soddisfazione di essere riusciti ad inaugurare un evento unico nel suo genere, un evento creato per essere bello. Bello perché accessibile a tutti.

Ma questo Trail non è solo una sfida tecnica. E’ una sfida che nasce per raccogliere fondi e donare.

Continua a leggere

Un Anno di Hope Running Onlus

Quanta strada occorre per arrivare a un sogno? Tanta mai abbastanza.

Quanta strada ha percorso la Hope Running Onlus in un anno? Tanta

Non sono i chilometri percorsi la vera sfida, ma il viaggio che cambia dentro le persone.

Che esse abbiano una disabilità o meno non importa. Ogni traguardo porta in sè la speranza del prossimo ancora da raggiungere. Non esisterà mai un traguardo dove ci fermiamo e godiamo dei risultati, ambiremo sempre al traguardo prossimo.

Il percorso tante volte lo scegliamo noi, noi ci mettiamo la forza, noi ci mettiamo il cuore e la passione per un grande ideale: Includere tutti, includere ogni persona anche nei suoi sogni e obiettivi, che vanno Oltre un corpo fisico, vanno Oltre se stessi e la propria immagine, vanno Oltre per arrivare insieme a un mondo incluso, dove del diverso non si ha più paura, dove non bisogna girare lo sguardo altrove, perché la vita è ciò che abbracciamo, è un sorriso che incontriamo, sono super persone che vanno sempre Oltre il loro limite e condizione fisica.

Sono emozionata a vedere quanta strada ha fatto la Hope Running allargando e costruendo insieme a tante persone un grande progetto.

Dal semplice correre , a correre con le persone con disabilità fino ad arrivare ad un atleta paralimpico, chissà dove sarà il prossimo traguardo della Hope Running di sicuro sarà  Insieme, abbracciati a qualcosa sempre di più grande e immenso, abbracciare includendo tutte le differenze perché ”Insieme si vince Sempre”.

Maddalena Cenvinzo

56632013_2291040334503316_976205517594558464_n

La speranza corre con Nancy

Oggi vi racconto una storia di una persona incredibile che ha la Sclerosi Multipla.
La sua storia l’ho conosciuta anni fa ma la bellezza di questa storia è di come è proseguita , perché vado fiera di ragazze così, ogni Persona che va Oltre la sua patologia, per me è una donna Oltre.
Nunzia Mirabella nasce nella calda Sicilia, nei pressi di Catania, vicino e sotto il magma del Vulcano l‘Etna.
Nunzia però a un certo punto della sua vita, lascia la casa di famiglia, va in Piemonte, dove vive il fratello Giovanni, si trova un lavoro, acquista una casa a piano terra e inizia la sua nuova  vita in Piemonte.
Il fratello vive nello stesso condominio ma ai piani più alti.
Un pezzo della sua famiglia era in Piemonte e l’altro era in Sicilia.
Cinque anni fa accadde un evento che le cambierà la sua vita un’altra volta, Nunzia sta male, non sente più il lato sinistro, la portano in ospedale, fanno tutti gli accertamenti ma arriva la diagnosi : è sclerosi multipla del tipo recidivante remittente.
Nunzia è sconvolta, ma il fratello Giovanni le resta accanto ,mentre esce dalla camera di ospedale, per salutarla , le dice ”Hope” che vuol dire speranza.
Nunzia aggredita dalla malattia in poco tempo passa dalle stampelle, al deambulatore e poi in carrozzina.
Camminare diventa sempre più difficile, ma lei opta e accetta gli ausili pur di continuare a vivere la sua ”normalità”.
Ha una casa tutta sua e ha sempre suo fratello al suo fianco che la sostiene ricordandole che non è finita la vita con una diagnosi, bisogna avere sempre la speranza nel cuore lottare per quella speranza.
Nunzia alterna periodi di forte angoscia, lascia il lavoro, e aiuta la cognata come può a crescere i bambini.
Nel frattempo il fratello Giovanni pensa a cosa fare per aiutare la sorella, perché la speranza va bene, ma Giovanni sente di voler fare qualcosa, per quella sorella spezzata in due nell’anima. Giovanni sa che Nunzia dovrà fare un percorso grande interiore e fisico per recuperare ciò che la Sclerosi Multipla le ha tolto.
Nunzia non va a convivere con il fratello, resta nella sua casa, cerca di fare il possibile, nonostante il limite e la stanchezza per adempiere ogni giorno ai suoi compiti quotidiani.
Un giorno il fratello Giovanni che, per mesi si era arrovellato su come potesse aiutare concretamente sua sorella, a uscire dal guscio che si era creata dopo la diagnosi, riprende in mano la parola ”Hope” (speranza) e diventa Hope Running (ovvero la Speranza che corre).
Questa storia è molto bella, perchè da questo momento in poi, non si può più parlare solo di Nunzia ma la sua storia si intreccia con la volontà del fratello Giovanni e con la creazione di Hope Running Onlus.
Il fratello di Nunzia, Giovanni agisce solo e soltanto per il benessere della sorella, per farle capire che lei può essere ciò che vuole, nonostante la diagnosi di sclerosi multipla e la sua carrozzina.
Nunzia correrà con uno strumento nuovo si chiama Hand bike, che permette a chi è in carrozzina di correre e vincere anche senza una coppa in mano.
Giovanni ama la corsa e chiede ai suoi amici di correre ma nello stesso tempo di far correre con le hand bike anche chi non può .
Unisce persone senza disabilità che spingono le carrozzine di persone con disabilità, un messaggio forte, potente per Nunzia che finalmente corre ma corre ”insieme” a chi ci mette il cuore, la forza, i muscoli e la fatica.
La Hope Running nacque un anno fa per un sogno, un’utopia :  la voglia di donare un sorriso e le ali a chi non può più correre.
Nunzia oggi non passa le intere giornate solo a pensare al suo futuro, ma ha obiettivi da raggiungere, traguardi da conquistare.
Il traguardo più bello sarà sempre il prossimo, Nunzia quando corre insieme agli altri è felice, ritrova il sorriso e dimentica la Sclerosi Multipla, dimentica la fatica, gli affanni quotidiani, è felice perché è stata inclusa di fatto in un grande progetto di sport e inclusione .
Ma sopratutto lei è stata inclusa da tutti, gli amici e i volontari della Hope, la famiglia che invece di trattarla con pietismo, l’ha resa parte ”attiva” di un grande progetto, che guarda OltreIl traguardo è quella ”Hope” , la Speranza che non smette mai di correre e scorrere negli occhi lucidi, felici, scintillanti di Nunzia che insieme a tutti , persone normali e persone con disabilità raggiungono lo stesso traguardo ”insieme” perché ”insieme si vince sempre”
Nunzia ha sempre la Sclerosi Multipla, è lo stesso in carrozzina ma le è stata donata per amore una possibilità che a tante persone con Sclerosi Multipla non viene concesso, le è stata donata la possibilità di essere capace di arrivare a ogni traguardo se solo lei ha dentro di sé la gioia e la felicità di Hope.
La Speranza crediamo che a volte sia un’illusione, potrebbe anche essere, però quando Nunzia stringe tra le mani una coppa scintillante è grazie alla speranza di chi ha creduto in lei, è grazie all’amore della famiglia incondizionato , che include e non esclude, ma sopratutto crea da una parola un’utopia : vedere il domani ogni diversità inclusa nella normalità.

Maddalena Cenvinzo