da Diario di Resilienza: Manuela

Riflessioni di Resilienza

In quarantena, in accordo con l’azienda per cui lavoro, decidiamo che per il mio benessere dal 10 marzo per me è meglio restare a casa. Siamo tutti a casa in famiglia! Io, il mio compagno, e i nostri figli. A volte siamo in 6, quasi sempre in 7 e al completo in 8. Il nostro spazioso cortile, gli spazi per ciascuno e la compagnia che si fanno tra loro e i 4 zampe sono una benedizione per noi . Questa quarantena che ha fermato tutta l’Italia ha fermato pure le nostre corse.

Ci siamo presi una “pausa forzata” dalla frenesia quotidiana. Persino il mio cane Alma non scappa più per le vie di Castelrosso!

Bisogna fare la spesa! Ma non si può uscire

Uno solo tra noi può uscire per fare la spesa ma ho paura, preferisco restare a casa! Provo a fare la spesa online nei supermercati ma numerosi sono i tentativi falliti: tutti i portali sono sopraccarichi. Immagino tantissime famiglie nella mia stessa situazione

Mio papà vive da solo a Chivasso! Vorrei poterle abbracciare e stargli vicino. Io non posso andare, lui non può venire. L’ansia cresce. Noi siamo in tanti, chissà se qualcuno di noi è stato in contatto con un “positivo asintomatico”. Non posso rischiare di ammalarmi, sono una mamma, e il mio medico che sa tutto di me mi ha richiesto la reclusione totale. Si resta tutti a casa!

Altri pensieri affollano la mia mente

I miei amici con attività commerciali nel chivassese inizieranno a soffrire questo disastroso guaio economico. Bisogna fare qualcosa anche per loro! Siamo tutti in difficoltà! Abbiamo tutti alcune esigenze vitali in comune!
Pubblico un post su “Cittadini di Chivasso” e parlo di spesa a domicilio: nessuno dovrebbe uscire! Troppo alto il rischio di contagio

La tecnologia e i social network vengono in mio aiuto. Creo subito un gruppo su Facebook. Bisogna unire le forze e devo cercare negozianti che portino la spesa a casa al mio papà e a tutti noi. Il gruppo si chiama #ioRestoaCasaChivasso. In pochissimi giorni siamo già ad 800 membri iscritti e molti negozianti ci danno la disponibilità. Si iscrivono e inseriscono un loro album affinché noi consumatori, velocemente e con semplicità riusciamo a fare l’ordine diretto e a riceverli a casa nostra.

Riesco a fare la spesa, e come me anche tante altre persone! Non serve uscire per andare al supermercato, giusto qualcosina per soddisfare le golosità della prole, faccio ordine online e vado a ritirare.
Ce l’ho fatta! Sto aiutando i negozianti e i cittadini come loro aiutano me, un meraviglioso circolo come la più potente banca al mondo, la “Banca dei Favori” che descrive Paolo Choelo nel “Lo Zahire

Che cos’è la Banca dei Favori?”

“Lo sai sicuramente. Ogni essere umano la conosce”

“E’ possibile. Tuttavia non riesco ancora a capire di che tu stia parlando”

“Era citata in un libro di uno scrittore americano. E’ la banca più potente del mondo. E opera in tutti i campi”.

“Io vengo da un paese senza tradizioni letterarie. Non potrei fare favori a nessuno”.

“Questo non ha importanza. Posso farti un esempio: io so che tu sei un personaggio destinato ad affermarsi, ad avere molta influenza, un giorno. Lo so perché, un tempo, ero come te: ambizioso, indipendente, onesto. Oggi non ho più l’energia di allora, ma intendo aiutarti perché non posso o non voglio sentirmi inerte: il mio sogno non è la pensione, bensì la lotta intrigante rappresentata dalla vita, dal potere, dalla gloria. Così comincio a fare versamenti sul tuo conto – depositi che non sono in denaro, ma in contatti. Ti presento a questa e a quella persona, facilito determinate trattative, purchè siano lecite. Tu sai che mi devi qualcosa, anche se io non chiedo mai niente”.

“E un giorno…”

“Proprio così. Un giorno, ti chiedo qualcosa: tu potrai rifiutarmelo, ma saprai di essermi debitore. Se farai ciò che domando, io continuerò ad aiutarti. Gli altri sapranno che sei una persona leale, effettueranno versamenti sul tuo conto – saranno sempre dei contatti, perchè questo ambiente vive di essi, soltanto di essi. Un giorno, chiederanno anche a te qualcosa, tu ascolterai e ricambierai chi ti ha aiutato. Con il passare del tempo, la tua rete si estenderà nel mondo, conoscerai quelli che avrai bisogno di conoscere, e la tua influenza aumenterà sempre di più.”

“Oppure potrò non fare ciò che mi chiedi…”

“Certo. La Banca dei Favori è un investimento a rischio, come qualsiasi altro. Potrai rifiutarti di farmi il favore che ti chiedo, pensando che ti ho aiutato perché lo meritavi, perché tu sei il migliore, e tutti abbiamo il dovere di riconoscere il tuo talento. Bene, allora io ti ringrazierò e chiederò a qualcun altro, sul conto del quale ho effettuato dei depositi. Ma, da quel momento, senza che ci sia bisogno di dire niente, tutti sapranno che non meriti alcuna fiducia. Potrai crescere ancora, sì, ma non fino al punto che vorresti. A un certo momento, la tua vita comincerà a declinare: sarai arrivato a metà, non alla fine, sarai mezzo contento e mezzo triste – non sarai né un uomo frustrato né un uomo realizzato. Non sarai né freddo né caldo: sarai tiepido, e, come dice un evangelista in uno dei libro sacri, le cose tiepide non colpiscono il palato.”

da “Lo Zahire” di Paolo Choelo

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da Diario di Resilienza: Pino

Ciao a tutti sono PinoFlash per i pochi che ancora non mi conoscono.

Le mie giornate accanto alle persone che amo, mia moglie e mia figlia, passano velocissime, e per questo mi ritengo fortunato: ho una donna affianco e una figlia meravigliosa che mi danno pace al cuore. Ma il sostegno più grande è l ‘amore di Dio che ama i suoi figli di amore infinito e che ci dice di confidare in lui e nella sua volontà.

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da Diario di Resilienza: Elena

Sono Elena, in questo periodo difficile per il nostro Paese sento ancora di più la necessità di combattere per fronteggiare un nemico invisibile che ci spaventa, ci toglie il respiro ma non ci abbatterà. Al contrario, ci ha fatto riscoprire dei valori e degli aspetti della vita che prima sembravano scontati.
Ogni mattina mi sveglio (quando i pensieri mi consentono di riposare) e vado a lavorare nonostante le paure: restare a casa per me che lavoro in una comunità e mi prendo cura di Luca, Lory ecc.. non è possibile. Read more

da Diario di Resilienza: Amalia e Simona

Ciao a tutti, siamo Simona e Amalia e abitiamo tra Settimo T.se e Chivasso.

Come per molti, le nostre vite sono rimaste in stand-by a fine febbraio

Abbiamo fermato la nostra attività lavorativa per ovvi motivi e rivisto le nostre abitudini: passiamo le nostre giornate tra le faccende di casa (ormai lustratissime), i compiti dei figli (infiniti), video chiamate ai nostri cari per sentirli/ci più vicini e l’aggiornamento in TV della Protezione Civile delle 18:00.

Certo che se un anno fa qualcuno ci avesse profetizzato una situazione del genere gli saremmo scoppiati a ridere in faccia… e invece, eccoci qui, in casa, in quarantena, nel bel mezzo di una pandemia. Read more

da Diario di Resilienza: Gertrude

 La vita, ho sempre pensato, che sia un vero banco di prova, dove, dietro ad un cambiamento inaspettato, non voluto, ci mette difronte unicamente a noi stessi e ci permette di trovare il modo di continuare e di farlo in una maniera totalmente nuova e non più legata ad un prima .

Tutto questo non è facile, e lo dico da persona che si è già trovata, su quel banco di prova, così come non lo è facile ora oggi per tutti, in questo periodo, dove questa terribile pandemia, ci ha catapultato tutti in una nuova dimensione, e nello stesso tempo, ci ha messo difronte a noi stessi, alle nostre risorse e alle nostre capacità di rinnovarci nell’affrontare questo inaspettato cambiamento.

Quando penso a quanto ero felice per mio figlio che dopo un lungo tempo aveva finalmente trovato un lavoro, anche se lontano da casa, e nel sapere che sarebbe tornato appena fosse stato libero, mi faceva dimenticare la lontananza, e poi quando penso alla gioia di mia figlia che mi avrebbe reso nonna per la prima volta, con tutti i bei pensieri fatti insieme, per la piccola che doveva nascere, mi faceva dimenticare i momenti più bui della mia vita, ed ecco che all’improvviso tutto svanisce. Read more