Concorso Letterario “Parole in Dono” edizione 2022

“PAROLE IN DONO” 2022 - I edizione

PONTE DI PAROLE E VERSI

REGOLAMENTO

Premessa

Le Associazioni Culturali “Ex alunni del liceo Garibaldi” di Napoli, “Hope Unlimited ” e “Clarae Musae” promuovono un concorso letterario il cui fine è sostenere le persone con disabilità, creando attraverso versi e prosa un benefico ponte di solidarietà. Le quote, infatti, saranno devolute in beneficenza documentata all’ APS Hope Running Asd

Art.1 –  Sezioni previste

Sez. A) POESIA “PREMIO SAFFO”

Poesia inedita/edita, in lingua italiana, a tema libero, che non si sia classificata nei primi tre posti in altro concorso; 1 sola poesia non superiore ai 40 versi; carattere: Time New Roman 12;

Sez. B) PROSA “PREMIO MARGHERITA SAVASTANO”

Un racconto a tema libero, inedito/edito di massimo tre pagine (foglio A4, carattere Times New Roman 12, interlinea singola) in formato word, che non si sia classificato nei primi tre posti in altro concorso;

Sez. C) PREMIO “ UN BACIO TRA LE STELLE” in memoria Gianfranco e Lucia

Poesia d’amore inedita/edita, in lingua italiana, che non si sia classificata nei primi tre posti in altro concorso; una sola poesia non superiore ai 40 versi; carattere: Time New Roman 12.

Sez. D) PREMIO “GINO STRADA PAROLE DI PACE”

Poesia per la pace inedita/edita, in lingua italiana, che non si sia classificata nei primi tre posti in altro concorso; 1 sola poesia non superiore ai 40 versi; carattere: Time New Roman 12.

Art.2 – Scadenza di presentazione

Le opere dovranno pervenire entro e non oltre le ore 24 del 30/06/2022 all’indirizzo e-mail del premio concorsonazionaleparoleindono@gmail.com

Art.3 – Quota di partecipazione

La quota di partecipazione è una donazione di € 10,00 per ciascuna sezione.

Le quote, tutte in beneficenza alla HOPE RUNNING APS, vanno versate secondo la seguente modalità:

  • Bonifico bancario intestato a HOPE RUNNING APS all’ IBAN IT85L0304330370CC0160115232 con causale DONAZIONE – PREMIO PAROLE IN DONO

La ricevuta con tale dicitura potrà essere scaricata e allegata alla dichiarazione dei redditi. La beneficenza sarà documentata.

Art.4 – Modalità di partecipazione

La partecipazione avviene tramite e-mail al seguente indirizzo: concorsonazionaleparoleindono@gmail.com

La e-mail dovrà contenere per ciascuna sezione i seguenti file:

  • File con l’opera letteraria firmata;
  • File con l’opera anonima;
  • Una breve nota biografica artistica (non obbligatoria);
  • File con scheda di adesione, in cui si dichiara che: l’opera è frutto del proprio ingegno; non è mai stata premiata nei primi tre posti in altri concorsi; è libera da qualsiasi vincolo; si autorizza al trattamento dei dati personali ai sensi dell’art.13 del D.Lgs. nr. 196/03;
  • File con fotocopia del versamento effettuato della quota donata. L’assenza della quota di donazione o della scheda di adesione debitamente compilata in tutte le sue parti, comporta l’esclusione dal premio dell’opera inviata.

Art.5 – Liberatoria

Con la partecipazione al Concorso, gli Autori consentono la divulgazione delle proprie opere da parte dell’Organizzazione del Premio senza avere nulla a pretendere. Tutti i diritti restano comunque di proprietà degli autori. Le opere inviate al Premio non saranno restituite.

 Art.6 – Giuria

La Giuria, composta da esponenti della cultura, del sociale, delle istituzioni, provvederà alla valutazione delle opere; i giudizi saranno insindacabili e inappellabili.

Art.7 – Risultati

I risultati, resi noti tramite mail solo ai finalisti con adeguato anticipo rispetto alla premiazione, saranno pubblicati successivamente anche sui social.

Art.8 – Premiazione

La premiazione avverrà a Chivasso (TO) Corso Galileo Ferraris 60 nelle sale eventi della sede della HOPE RUNNING APS, sabato 24 settembre 2022, dalle ore 16:30

Gli autori, presenti alla cerimonia di premiazione personalmente o tramite delega scritta, riceveranno i premi; gli autori assenti riceveranno soltanto l’attestato via mail. 

La Giuria non è tenuta a rendere pubblici i titoli e i motivi delle opere escluse dalla premiazione finale.

Art.9 – Informativa sulla Privacy

Le utenze e gli indirizzi e-mail comunicati alla Segreteria verranno utilizzati solo per comunicazioni legate al Premio. I dati personali saranno trattati nel rispetto del Decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196 “CODICE IN MATERIA DI PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI”

Art.10 – Varie

L’Organizzazione del Premio, non risponde di eventuali operazioni di plagio compiute da uno o più partecipanti o di qualsiasi conseguenza dovuta ad informazioni mendaci circa le generalità comunicate. Saranno escluse opere inneggianti alla violenze/offensive.

La partecipazione al Premio comporta la piena accettazione del presente regolamento e di tutte le clausole che lo compongono, la cui inosservanza costituisce motivo di esclusione dal premio.

Al fine di agevolare i lavori della Giuria, gli Autori sono invitati a inviare le Opere in anticipo rispetto al termine di scadenza per facilitare il compito dei Giurati.

 

Per eventuali chiarimenti e/o informazioni telefonare al numero 3278275251 o scrivere all’indirizzo e-mail concorsonazionaleparoleindono@gmail.com

 

Presidente Ass. Ex Alunni del Liceo G.Garibaldi : Dott. Raffaele Zocchi

Presidente della Ass. Hope Unlimited : Dott.ssa Maddalena Cenvinzo

Presidente Ass. Clarae Muse : Prof.ssa Vittoria Caso

 

Mauro Ruberto e sono una Persona che guarda avanti fino al prossimo traguardo possibile.

Mi chiamo Mauro Ruberto e sono un atleta di Hand bike e un atleta paraolimpico.

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Immagine di Claudia Garbolino Riva

Sono una persona con disabilità evidente, la mia carrozzina sono le mie gambe, ho 55 anni, lo sport per me è sempre stato importante, mi ha dato sempre soddisfazione, raggiungere un obiettivo per poi superarlo.
Nonostante la carrozzina io ho continuato la mia passione per lo sport, certo in maniera diversa, utilizzando come se fossero le mie gambe la mia carrozzina, ho praticato Hockey con le carrozzine, l’ultima sfida è stata allenarmi per partecipare come atleta paraolimpico a una tappa del Giro di Italia che si è svolta a Chivasso il 15 giugno 2019.

Sono Mauro e ho un disabilità evidente ma questo non mi ha fermato, mi sono preparato fisicamente , ogni allenamento era una gara di cronometro e concentrazione, arrivavo sfinito a fine giornata ma ero felice, perché il traguardo non si raggiunge solo con l’immaginazione ma con l’impegno, il duro lavoro e con la consapevolezza che il mio traguardo non era solo il mio, ma era il traguardo di speranza per tutte le persone che come me vivono una disabilità .
La disabilità non ci rende diversi, ma cerchiamo ogni giorno di essere ”normali”, di fare le cose che potrebbero fare tutti, anche chi non ha una disabilità evidente.
Durante il percorso per arrivare alla tappa del Giro di Italia in Hand bike , ho avuto molti dubbi circa la mia visibilità, perché io credo che non ci sia niente di eccezionale eppure io ho una mission : raccontare la disabilità non come un punto dove ci si ferma e la vita finisce, la disabilità è nelle mie gambe ma non nella mia voglia di volare con il sorriso verso nuovi traguardi come atleta paraolimpico di Hand Bike.
Quando corro e sono disteso sulla Hand bike, ho un solo pensiero : muovere e far correre la hand bike su percorsi velocissimi e raggiungere il traguardo.

da Diario di Resilienza : Anna

da Diario di Resilienza : Anna

Mi chiamo Anna e impasto il pane di notte: sola nel mio laboratorio, impasto, creo e sforno.

Il periodo del lockdown l’ho trascorso , come sempre, nel silenzio della notte e tra il profumo del pane.

Di notte, nel mio laboratorio, non ho pensato alla pandemia che avvolgeva il mio paese nel silenzio, mentre le mie mani impastavano pensavo solo di fare il pane migliore, che potesse rendere una “vita rinchiusa” più lieve.

Chi fa il pane impasta non solo farina ed acqua, ma impasta l’amore e la dedizione per chi poi lo mangerà

In questi mesi nemmeno io sono stata indifferente alle richieste di aiuto, e con gli amici della Hope Running, onlus a cui da poco mi sono tesserata, non potevo restare senza fare niente per chi era fuori a combattere in prima linea, insieme alla Hope Running abbiamo distribuito la pasticceria che esce dal mio forno, in ogni ambito, dagli ospedali e sanitari in prima linea a chiunque ne avesse bisogno.

Fare il proprio lavoro, amare ciò che si fa è anche donare il proprio tempo a chi non lo ha, a coloro che sono in difficoltà.

Fare del bene fa bene, mi fa sentire una persona migliore e questo contribuisce al mio lavoro, dona un senso più alto al gesto quotidiano.

Il mio cuore si è avvicinato al cuore della Hope Running e al suo entusiasmo, di non smettere mai di correre, per donare agli altri, a qualunque persona, un sorriso e un po di gentilezza

Anna


S’io facessi il fornaio
vorrei cuocere un pane
così grande da sfamare
tutta, tutta la gente
che non ha da mangiare.

G. Rodari’

La Resilienza: Ezio Bosso e il suo sorriso

Questo articolo è un omaggio a una persona, a un vero maestro di resilienza, un maestro di vita, di musica e bellezza.

La bellezza era ed è il suo sorriso, il suo restare difronte alla vita come un fanciullo, con stupore e riscoprire di nota in nota sempre un suono nuovo

Il Maestro Ezio Bosso è un uomo libero, lo ha dimostrato con tutta la forza e la potenza che la musica sprigiona, che lui non era una malattia, una carrozzina, una condizione.

La musica gli ha insegnato a essere libero, ancora prima che il limite lo colpisse.

Ricordo la notte in cui lo ascoltai dal vivo, a ogni sua parola mi emozionavo, perché ogni parola aveva un senso, come ha un senso ogni nota in uno spartito.

Il Maestro Ezio Bosso è l’emblema della resilienza, è la forza della bellezza incontenibile nel suo sorriso, nel suo amore grande per la musica, non solo scelta lavorativa, ma scelta di vita, vivere con la musica dentro, per non farsi imbruttire dalle note stonate, dal grigiore di certi vuoti di persone.

Accanto a lui e con lui ti sentivi parte di un tutto. Quel tutto che si compenetra oltre la fisicità, un oltre metafisico, un orizzonte di bellezza e ottimismo a cui il Maestro non smetteva mai di guardare con gli occhi del cuore e attraverso le note e l’armonia della musica.

Tutto era per stare insieme, unire le differenze, le singolarità di ogni nota, di ogni strumento, arpeggio e percussione, perché Il Maestro Bosso non conosceva l’ultima nota ma la nota successiva ad essa.

Mancherai a tutti noi Maestro , mancherà il tuo sorriso, mentre vola in alto la bacchetta, come a voler ringraziare un universo del dono e della bellezza che a lui era concessa ; di suonare insieme!

Maddalena Cenvinzo #teamHope

da Diario di Resilienza: Manuela

Riflessioni di Resilienza

In quarantena, in accordo con l’azienda per cui lavoro, decidiamo che per il mio benessere dal 10 marzo per me è meglio restare a casa. Siamo tutti a casa in famiglia! Io, il mio compagno, e i nostri figli. A volte siamo in 6, quasi sempre in 7 e al completo in 8. Il nostro spazioso cortile, gli spazi per ciascuno e la compagnia che si fanno tra loro e i 4 zampe sono una benedizione per noi . Questa quarantena che ha fermato tutta l’Italia ha fermato pure le nostre corse.

Ci siamo presi una “pausa forzata” dalla frenesia quotidiana. Persino il mio cane Alma non scappa più per le vie di Castelrosso!

Bisogna fare la spesa! Ma non si può uscire

Uno solo tra noi può uscire per fare la spesa ma ho paura, preferisco restare a casa! Provo a fare la spesa online nei supermercati ma numerosi sono i tentativi falliti: tutti i portali sono sopraccarichi. Immagino tantissime famiglie nella mia stessa situazione

Mio papà vive da solo a Chivasso! Vorrei poterle abbracciare e stargli vicino. Io non posso andare, lui non può venire. L’ansia cresce. Noi siamo in tanti, chissà se qualcuno di noi è stato in contatto con un “positivo asintomatico”. Non posso rischiare di ammalarmi, sono una mamma, e il mio medico che sa tutto di me mi ha richiesto la reclusione totale. Si resta tutti a casa!

Altri pensieri affollano la mia mente

I miei amici con attività commerciali nel chivassese inizieranno a soffrire questo disastroso guaio economico. Bisogna fare qualcosa anche per loro! Siamo tutti in difficoltà! Abbiamo tutti alcune esigenze vitali in comune!
Pubblico un post su “Cittadini di Chivasso” e parlo di spesa a domicilio: nessuno dovrebbe uscire! Troppo alto il rischio di contagio

La tecnologia e i social network vengono in mio aiuto. Creo subito un gruppo su Facebook. Bisogna unire le forze e devo cercare negozianti che portino la spesa a casa al mio papà e a tutti noi. Il gruppo si chiama #ioRestoaCasaChivasso. In pochissimi giorni siamo già ad 800 membri iscritti e molti negozianti ci danno la disponibilità. Si iscrivono e inseriscono un loro album affinché noi consumatori, velocemente e con semplicità riusciamo a fare l’ordine diretto e a riceverli a casa nostra.

Riesco a fare la spesa, e come me anche tante altre persone! Non serve uscire per andare al supermercato, giusto qualcosina per soddisfare le golosità della prole, faccio ordine online e vado a ritirare.
Ce l’ho fatta! Sto aiutando i negozianti e i cittadini come loro aiutano me, un meraviglioso circolo come la più potente banca al mondo, la “Banca dei Favori” che descrive Paolo Choelo nel “Lo Zahire

Che cos’è la Banca dei Favori?”

“Lo sai sicuramente. Ogni essere umano la conosce”

“E’ possibile. Tuttavia non riesco ancora a capire di che tu stia parlando”

“Era citata in un libro di uno scrittore americano. E’ la banca più potente del mondo. E opera in tutti i campi”.

“Io vengo da un paese senza tradizioni letterarie. Non potrei fare favori a nessuno”.

“Questo non ha importanza. Posso farti un esempio: io so che tu sei un personaggio destinato ad affermarsi, ad avere molta influenza, un giorno. Lo so perché, un tempo, ero come te: ambizioso, indipendente, onesto. Oggi non ho più l’energia di allora, ma intendo aiutarti perché non posso o non voglio sentirmi inerte: il mio sogno non è la pensione, bensì la lotta intrigante rappresentata dalla vita, dal potere, dalla gloria. Così comincio a fare versamenti sul tuo conto – depositi che non sono in denaro, ma in contatti. Ti presento a questa e a quella persona, facilito determinate trattative, purchè siano lecite. Tu sai che mi devi qualcosa, anche se io non chiedo mai niente”.

“E un giorno…”

“Proprio così. Un giorno, ti chiedo qualcosa: tu potrai rifiutarmelo, ma saprai di essermi debitore. Se farai ciò che domando, io continuerò ad aiutarti. Gli altri sapranno che sei una persona leale, effettueranno versamenti sul tuo conto – saranno sempre dei contatti, perchè questo ambiente vive di essi, soltanto di essi. Un giorno, chiederanno anche a te qualcosa, tu ascolterai e ricambierai chi ti ha aiutato. Con il passare del tempo, la tua rete si estenderà nel mondo, conoscerai quelli che avrai bisogno di conoscere, e la tua influenza aumenterà sempre di più.”

“Oppure potrò non fare ciò che mi chiedi…”

“Certo. La Banca dei Favori è un investimento a rischio, come qualsiasi altro. Potrai rifiutarti di farmi il favore che ti chiedo, pensando che ti ho aiutato perché lo meritavi, perché tu sei il migliore, e tutti abbiamo il dovere di riconoscere il tuo talento. Bene, allora io ti ringrazierò e chiederò a qualcun altro, sul conto del quale ho effettuato dei depositi. Ma, da quel momento, senza che ci sia bisogno di dire niente, tutti sapranno che non meriti alcuna fiducia. Potrai crescere ancora, sì, ma non fino al punto che vorresti. A un certo momento, la tua vita comincerà a declinare: sarai arrivato a metà, non alla fine, sarai mezzo contento e mezzo triste – non sarai né un uomo frustrato né un uomo realizzato. Non sarai né freddo né caldo: sarai tiepido, e, come dice un evangelista in uno dei libro sacri, le cose tiepide non colpiscono il palato.”

da “Lo Zahire” di Paolo Choelo

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