Vorrei raccontare la mia esperienza di vita (negli ultimi 7 anni) modello Corona virus.
Mi sono ammalata di sclerosi multipla 25 anni fa Ho iniziato pur con terapie pesanti a condurre una vita quasi “normale”, poi come spesso accade per questa malattia, le cose sono progressivamente peggiorate.
Ho dovuto abbandonare le mie camminate stare sempre più in casa, programmare nei minimi particolari ogni uscita!
Pandemia, Quarantena, contagio, sostantivi che poco hanno a che fare con noi, gente del 2000 inoltrato, roba da libro di storia, da Medio Evo, da pagine Manzoniane, eppure da quando è cominciato questo anno viviamo da reclusi, da stranieri in terra straniera perché questo “invisibile straniero” non l’abbia vinta. Come naufraghi su un’isola ostile, dobbiamo temere anche chi amiamo per conservare il dono più grande che il Signore ci ha fatto : la salute. Dopo i primi smarrimenti, ad oltre 30 giorni di reclusione più o meno volontaria, ci siamo tutti organizzati in famiglia, abbiamo, finalmente fatto in casa quei piccoli lavoretti che rimandavamo da sempre, abbiamo imparato di nuovo quei mestieri semplici che erano alla base dell’economia dei nostri nonni: Il mugnaio, con chili e chili di pane da far applaudire i giudici di masterchef; l’idraulico : quell’essere quasi mitologico che quando serve non trovi mai; Il muratore che Leonardo si sarebbe esibito in una standing ovation con applauso a scena aperta; addetti alle pulizie, lavapiatti, contadini, allevatori,il tutto condito da un ritorno dei Social alla loro funzione primaria, quella di avvicinare chi è lontano anche il vicino del palazzo accanto. Come tutti, anche io mi sono trovato in questo mare di dubbio e paura, confinato e con un il futuro, d’un tratto, divenuto il più infido dei nemici.
Ma sono un fortunato, me lo dico spesso, sono un artista e come tale uso il tempo e non mi faccio usare da lui. Ripasso, creo, cerco di riscoprire un mondo che questa frenetica vita, spesso, fa dimenticare: la famiglia. Voglio passare questo tempo maledicendolo il meno possibile ma sfruttandolo per trarne il maggior vantaggio che può darmi, perché finirà e quando succederà sarà stato tempo guadagnato e non tempo perso.
Auguri di una Serena Pasqua a ognuno di noi con l’amore che non ha religione.
#HopeforHope è l‘amore, un’emozione umana che si traduce nel coraggio di resistere senza essere immobilizzati dalla paura che invece è trasformata in azione verso il prossimo, verso l’altro diverso da se stesso.
Di ciò la Asd Hope Running Onlus da sempre ne ha fatto la sua mission e per questo, in un momento così buio per l’umanità, si è messa a servizio della speranza e della solidarietà, per “correre” e raggiungere tutti insieme il podio più importante: l’amore e il cuore del prossimo.Read more →